Piero Ravotti
La casa editrice “Edizione Langhe Roero Monferrato” ha pubblicato il volume di Pietro Ravotti, albese, per anni insegnante di Scienze e Matematica nella Scuola media inferiore e successivamente docente in corsi di formazione per insegnanti della scuola pubblica. Dal 2002 si occupa di corsi dell’apprendistato professionalizzante per strutture accreditate della Regione Piemonte.
Il libro sembra quasi il diario della quotidianità del lavoro di insegnanti che hanno continuato ad occuparsi di istruzione in un’aula frequentata da giovani lavoratori. E tra le pagine del diario sembra
si sia insinuata una favola. Uno dei tanti racconti sull’Isola che non c’è senza illudersi che si realizzi. È una storia che incomincia nel 1998, in una stanza di una vecchia canonica. Un’aula lontana dal posto di lavoro, bottega artigiana o fabbrica, unici luoghi dove si impara un mestiere. Un’aula come si fosse a scuola con l’insegnante in cattedra, come se la parola apprendistato non dovesse più far venire alla mente un esperto lavoratore che diventa formatore e, in fabbrica, addestra un giovane al lavoro. Non più il primato dell’imparare facendo sul bisogno di non smettere d’istruirsi. Questo volume racconta un viaggio in una foresta non di alberi ma di strumenti, macchine, tempi e climi sociali e politici. L’orribile luogo che puzza delle carcasse umane divorate dai mercati. Ma anche la voglia di uscirne per nuovi orizzonti. La parola è il filtro magico per scatenare, in giovani lavoratori la voglia di scrivere. Il proporre di scrivere dei libri a dei giovani, che avevano infiniti e validissimi motivi per non voler partecipare, divenne favola nel momento in cui decisero di partecipare. Una favola che nonostante, ci fossero più orchi che fate incontrò, ogni volta che si scriveva un libro, il suo lieto fine.
La presentazione del volume è stata affidata al professor Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano ed editorialista del “Messaggero”, è una delle voci più originali e fuori dal coro tra gli economisti italiani. Intellettuale poliedrico, unisce storia, filosofia, sociologia e cultura umanista in uno stile personalissimo e profondo. Ha all’attivo più di 400 pubblicazioni.